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Cody e Noah se ne stavano a un metro di distanza. Gli occhi azzurri di lui la fissarono
intensamente, prima di posarsi su Rick che le stava dietro.
- Cody Steele? - Nella voce di Rick c'era una vaga confusione e un ricordo incerto. Si
avviò verso Cody e gli strinse la mano. - Grazie per averla portata fin qui. -
- La sua fidanzata è una donna molto persuasiva - disse Cody. - Le ha detto di avermi
assunto per cercarla o quanto meno per trovare i rottami dell'aereo? -
- No, non me lo ha detto. - Rick guardò Sharon con un'espressione di sorpresa in viso.
- Ti avevo scritto di lui, non è vero? -
- Sì - ammise lei, guardandolo con dolcezza.
- Cody è il miglior pilota libero professionista che esista da queste parti - dichiarò,
senza alcuna esitazione nel dimostrare la sua profonda ammirazione.
- Lo può ben dire - aggiunse Noah.
Uno sguardo serio apparve sul viso di Rick.
- Vorrei tanto che anche lei fosse stato con noi, anche se mi sono chiesto se sarebbe
servito a qualche cosa. -
- Lei ha avuto fortuna - replicò Cody.
- Sì - rispose Rick. Sorrise e poi cercò di scherzare. - E' un buon atterraggio, quello
che ti permette, dopo averlo eseguito, di andartene a piedi. - Scrollò le spalle. - Nel
nostro caso ci siamo allontanati strisciando, ma ritengo che possa lo stesso essere
definito un buon atterraggio. -
- Che cos'è successo? - domandò Cody.
- Ci siamo imbattuti in una tempesta. - Rick scosse il capo, come se i ricordi non gli
tornassero alla mente molto nitidi. - Prima ancora di saperlo ci eravamo perduti. Poi il
motore ha cominciato a scendere di giri. C'era una perdita in un tubo dell'olio, cosa
che abbiamo scoperto dopo. Non riesco a capire come abbia fatto Henderson a tenere
in volo quell'aereo tutto quel tempo. -
- Henderson è un vero mago. Come Houdini. -
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- Voglio presentartelo, Sharon - propose Rick, conducendola verso un altro gruppetto
di persone. - Voglio anche che tu conosca il signor Hale... e sua figlia - aggiunse poi
con un leggero tremito nella voce.
Il pilota era un uomo robusto con i capelli brizzolati. Rick fece le presentazioni, ma
Sharon pot‚ solo fare un piccolo cenno con il capo a ognuno di loro. Henderson si era
slogato una spalla nella caduta e aveva sulla fronte dei brutti tagli, per cui era affidato
a un medico.
Rick condusse poi Sharon a conoscere il signor Hale e la figlia. Jackson non diede a
Sharon l'impressione di essere un alto dirigente di una compagnia petrolifera.
Sembrava un uomo molto comune, con una lunga barba che gli copriva le guance e il
mento.
Lui notò che Sharon gli osservava la barba e, strofinandosi le bianche basette che
arrivavano al mento, esclamò: - E' di questi giorni! Non voglio dimenticare che me la
sono cavata per il rotto della cuffia, per cui ho deciso di lasciarmela crescere -. Poi
guardò Rick. - E' questa la tua fidanzata della quale hai continuato a parlarci? -
- Sì - ammise Rick.
- Lei ha un ragazzo in gamba - dichiarò Jackson Hale. Poi continuò: - Spero che se ne
sia resa conto -.
- Sì, lo so. -
Sharon sorrise e per pura coincidenza, alzando gli occhi, incontrò quelli di Cody.
Jackson Hale stava continuando a parlare e Sharon ne approfittò per distogliere lo
sguardo da quello di Cody.
- E' stato Rick a convincermi a camminare, quando io ormai avevo abbandonato ogni
speranza. Era decisissimo a uscire da quelle montagne. Ora che guardo lei, ne capisco
benissimo il motivo - aggiunse sorridendo.
- Grazie - mormorò Sharon in risposta al complimento.
Noah s'inserì nella conversazione.
- Credo che siano fatti della stessa pasta. Sharon insisteva a dire che il suo fidanzato
era vivo, quando tutti ormai vi avevano dato per morti. Ha così insistito con Cody che
è riuscita a persuaderlo a venire a cercarvi. -
- Mi offenderò se non sarò invitato al vostro matrimonio - avvertì Jackson Hale,
rivolgendosi a Rick. - E' venuta in volo fin qui per sposarlo, no? -
- Sì - rispose Rick in tono rigido. - Ma sono successe tante cose che lo hanno
rimandato. -
- E altre ancora ne verranno... - concluse Sharon turbata, rendendosi conto
improvvisamente che Rick non era ancora pronto per affrontare un matrimonio.
- In che albergo alloggia? - chiese Jackson Hale.
- Al "Westward" - rispose lei.
- Perché non sei andata in casa mia? - domandò Rick, corrugando le sopracciglia. -
Sarebbe stato più semplice. -
- Mi dispiace dovertelo dire, ma il tuo appartamento è stato affittato a dei nuovi
inquilini - lo informò lei con un sorriso. - Sembra che tu fossi in arretrato con l'affitto
e, non avendoti più visto, il portinaio ha impacchettato tutte le tue cose e ha dato i
locali in affitto a un altro. -
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- Che cosa ha fatto? - Alla fine Rick sospirò e disse: - Penso che anche lui ignorasse
quanto è accaduto -.
- Infatti non ne sapeva niente. Io ho ritirato le tue cose e le ho in albergo da me -
aggiunse Sharon.
- Rick, hai presentato la tua fidanzata a mia figlia? - domandò Jackson Hale, come se
si rendesse conto solo in quel momento che la figura silenziosa di donna seduta sul
pavimento, accanto alla sua sedia, non aveva ancora partecipato alla conversazione.
- Non mi ricordo se l'ho fatto - mormorò Rick incerto.
La giovane donna era stata così riservata che Sharon quasi non l'aveva notata.
Cominciò a osservarla, notando gli strappi sul suo costoso maglione e i graffi rossi
sulla carnagione bianchissima. I capelli biondi erano spettinati, con un rovo che si era
impigliato in un ricciolo. La sua posa quasi accasciata mostrava un grande
sfinimento.
- Belinda, vorrei che tu conoscessi la fidanzata di Rick, la signorina Sharon Hayes - le
disse il padre presentando l'una all'altra e rimediando così all'involontaria
dimenticanza.
- Piacere di conoscerla, signorina Hayes. -
La voce della ragazza bionda era quella di una persona molto beneducata, ma la mano
che porse a Sharon era ruvida e secca.
- Il piacere è mio - rispose Sharon, chinandosi per stringerle la mano in modo da
evitarle lo sforzo di alzarsi.
- Lascia che ti cerchi una sedia, Belinda - disse Rick volenteroso. [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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